"S.Messa in suffragio per i Caduti di tutte le guerre per l'Italia (XV edizione, 28 novembre 2010)"
COMUNICATO STAMPA - EVENTO DEL 28.11.2010
Celebrazione solenne in suffragio dei Caduti di tutte le guerre per l’Italia (XV edizione)
Nonostante l’improvvisa nevicata, la Chiesa Parrocchiale di S. Pietro e Santuario della Madonna del Sasso, sita nella piazza principale di Sasso Marconi, si è tenuta l’annuale S. Messa solenne - giunta alla sua XV edizione - in suffragio per i Caduti di tutte le guerre per l‟Italia, celebrata dal Cappellano Militare Capo del Comando Brigata Aeromobile “Friuli” di Bologna, Don Giuseppe Bastia e dal Parroco, Don Dario Zanini, che l’Uff. Fortunato Galtieri, Segretario della Delegazione Regionale per l‟Emilia-Romagna e Delegato Comunale di Sasso Marconi dell’ANIOC (Ass.Naz.Ins.On.Cavalleresche), ha organizzato domenica 28 novembre u.s., davanti ai numerosi partecipanti, civili e militari. Hanno reso, infatti, omaggio ai nostri Caduti la Dott.ssa Marilena Fabbri, Consigliere alla Provincia di Bologna, in rappresentanza del Presidente, il Sig. Paolo Giari, Vice Sindaco di Monzuno, con il Gonfalone del Comune (Alfiere l’Ag. P.M. Annalisa Solinas), il Sig. Silvio Baccilieri, Assessore al Comune di Marzabotto, Romano Franchi, con il Gonfalone, decorato di M.O.V.M. (Alfiere l’Ag. P.M. Laura Lanzarini), il Dott. Paolo Nanni, Assessore al Comune di Casalecchio di Reno, il Dott. Adriano Dallea, Assessore al Comune di Sasso Marconi, il Col. Stefano Cagnetta, in rappresentanza del Gen. B. Pasquale Fierro, Com.te del Com.do Militare Esercito “Emilia-Romagna” di Bologna, il Col. Salvatore Calcagno, Com.te del 121° Rgt. a. c/a “Ravenna” di Bologna, il Col. Giampiero Frascaroli, Capo Ufficio Reclutamento. e Comunicazione CME E.-R., il Ten. Alessio Ruggeri, 6° Rgt. Trasporti di Budrio, in rappresentanza del Com.te, Col. Riccardo Sciosci, i Sottotenenti S.lla Patrizia Serafini e S.lla Ida Rizzi del Corpo II.VV. C.R.I., in Rappresentanza dell’Ispettrice Prov.le, Cap. S.lla Rita Venturi, il Lgt. Riccardo Fusco, Com.te Squadra Operativa della Tenenza di Vergato, in rappresentanza del Com.te del II Gruppo GdiF di Bologna, Ten. Col. Paolo Barbato, accompagnato da un Appuntato, il M.llo Capo Massimiliano Argento, Com.te la Stazione Carabinieri di Sasso Marconi, con un graduato. Erano anche presenti il Col. Giovanni Sica, Segretario dell’ANUPSA (Ass.Naz.Uff.Prov.Serv.Attivo), Sez. di Bologna, la moglie, Sig.ra Maria Sica, del PASFA (Patronesse Assistenza Spirituale Forze Armate), Sez. di Bologna e il Comm. Franco Pacchioni, Presidente dell’Ass. Naz. Militari C.R.I., Sez. di Bologna. Presenti anche il Lgt. Dott. Giovanni Palermiti, Ufficiale di P.T. della GdFi di Ponticella di San Lazzaro (Bo), primo cugino dell’Uff. Galtieri,. la Sig.ra Marta Senzani Quadalti e la figlia, Dott.ssa Luisa Quadalti Senzani di Faenza, la Sig.ra Sara Scaramagli, di Cento (Fe), con la Dott.ssa Lucia Sala, il M.llo GdF in congedo Cesare Bassoli con le Signore Marisa e Marta Casalini.
Il Gruppo Bandiera, schierato a fianco dei due Gonfaloni già citati, era composto da: Ass. Naz. Militari C.R.I. (Alfiere Serg. Magg. Gianfranco Margelli, in uniforme), Ass. Naz. del Fante, Sezione di Casalecchio di Reno e un rappresentante dell’Ass. Marinai d’Italia.
Oltre all’Uff. Fortunato Galtieri, per l’ANIOC erano presenti il Comm. Prof. Salvatore Saccone, Docente Universitario e dell’Accademia Militare dell’Esercito di Modena, Delegato Regionale per l‟Emilia-Romagna, anche in rappresentanza del Segretario Generale, Conte, Maurizio Monzani, impegnato altrove, e i Soci Cav. Angelo Peri, Cav. Cesare Scandellari e Signora, e Cav. Arrigo Tinti e Signora, assieme al Sig. Carlo Giovagnoni.
All’inizio della funzione, resa ancora più solenne dai brani d‟autore del repertorio polifonico sacro eseguiti dal “Dei Verbum Chorus” di Pioppe, Sasso Marconi e Vado, diretto da Maestro Giovanni Montanaro, accompagnato all’organo da Luana Vitale e annunciata da uno squillo di attenti; dopo un breve saluto del Parroco, ha preso la parola l’Uff. Galtieri, informando di essere già stato parrocchiano dal 1975 al 1995, facendovi ritorno dopo quindici anni, per questa S.Messa nella quale, come ogni anno si ricordano i militari di tutte le guerre Caduti per l‟Italia, associando quelli Caduti nelle missioni di Peacekeeping nel Mondo (dal 1950 al 2010). In questa Cerimonia, alla presenza del fratello con la famiglia e la perpetua, è ricordato anche Mons. Enelio FRANZONI, Cappellano Militare Capo, reduce dell’ARMIR, M.O.V.M., ritratto anche in un quadro ad olio appoggiato ai piedi dell’Altare. Mons. Franzoni era deceduto il 5 marzo 2007 a quasi novantaquattro anni.
In questa S. Messa sono stati ricordati anche il Conte Feliciano MONZANI, che fu Segretario Generale dell’ANIOC dal 1949 fino alla sua morte avvenuta il 25 ottobre 2005, e da allora sostituito dal figlio, Conte Maurizio, il Comm.Dott.Ing. Giovanni TASSELLI, Delegato Regionale per l‟Emilia-Romagna, deceduto il 17 novembre 2007 e il Comm.Dott.Ing. Giovanni CHIERICI, Delegato Provinciale di Bologna, deceduto il 21 aprile 2009.
Durante l'omelia, Don Giuseppe ha salutato e ringraziato sia le autorità
militari sia quelle civili e l’Uff. Galtieri, elogiandone l’iniziativa; il
cappellano ha menzionato anche Mons. Franzoni, poi il suo pensiero è andato
subito a tutti i Caduti e ha pregato per essi affidando le loro anime a Dio. Il
suo risentimento verso la guerra e il male che provoca, fa sì che l'uomo sia
portato a pensare che il male possa prevalere sul bene, come se il fine
giustificasse i mezzi. Inoltre. I nostri soldati all'estero sono stati definiti
grandi pacificatori; essi sono in grado di rapportarsi bene con la popolazione
del posto senza mai dare la sensazione di occupatori e sempre pronti ad aiutare
i piccoli e i più deboli.
E' stata letta la preghiera del Caduto senza Croce ( * ) e la
lettera-testamento di un giovane Tenente degli Alpini scritta alla vigilia della
Battaglia dell’Ortigara.
(**)
Al
termine della S.Messa l’Uff. Galtieri ha letto i messaggi pervenuti delle
Autorità e personalità impossibilitate a intervenire, tra cui: il Conte Maurizio
Monzani, Segretario Generale ANIOC, il Gen. C.A. Maurizio Ciccolin, Presidente
Nazionale ANGET, il Gen. B Vittorio Tomasone, Comandante Regione Carabinieri
Emilia-Romagna, il Col. Giovanni De Cicco, Capo di S.M. del Comando Militare
Esercito E-R, la Dott.ssa Anna Maria Cancellieri, Commissario Straordinario al
Comune di Bologna, il Sig. Vasco Errani, Presidente della Regione
Emilia-Romagna, il Dott. Angelo Tranfaglia, Prefetto di Bologna, il Gen. C.A.
Claudio Graziano, Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa, Dott. Alberto
Solia, il Cons. Capo della Segr. del Presidente della Camera dei Deputati, il
Sen. Renato Schifani, Presidente del Senato della Repubblica, il Col. Salvatore
Cuoci, Assistente Militare per l’Esercito del Segretariato Generale della
Presidenza della Repubblica, Ufficio per gli Affari Militari e Segreteria del
Consiglio Supremo di Difesa, in nome del Sig. Presidente della Repubblica.
Dopo l’omelia, l’Uff. Galtieri ha letto i nomi dei Caduti nelle Missioni di
Peacekeeping nel Mondo nel 2009 - 2010 e, a ogni nome, grado e reparto di
appartenenza, i fedeli hanno risposto “Presente!”.
L'inno di Mameli diretto dal maestro Giovanni Montanaro e cantato dal “Dei Verbum Chorus”, che ha accompagnato la funzione con brani del repertorio sacro, ha dato lustro, piacevolezza e orgoglio a tutti i presenti.
Dopo la funzione, la parrocchia ha offerto un sobrio rinfresco, poi gli Invitati e i Soci si sono ritrovati al Ristorante “Al Matarel” ove, dopo un’altra esecuzione dell’Inno di Mameli e alcune parole di saluto dell’Uff. Galtieri, i convenuti hanno gustato le ottime specialità gastronomiche locali, a conclusione della manifestazione.
Pontecchio Marconi, 29 novembre 2010 (Fortunato Galtieri)
fg (altre foto sul Blog di FORTUNATO GALTIERI (cliccare)
(*)
Preghiera del Caduto senza Croce
O Gesù Crocefisso, a Te rivolgiamo la nostra fervida preghiera per tutti i Morti delle battaglie in terra, sui mari e nei cieli. E’ la preghiera per i nostri Eroi che, nel loro supremo olocausto, ci ricordano le nostre glorie ed i nostri dolori.
Ma non tutti hanno una croce che, nel suo sacro simbolismo, suggelli nome e sepoltura: ed è in particolare per questi Caduti, i cui resti mortali sono andati per sempre dispersi, che la nostra supplica sale a Te, Gesù.
Accoglila e concedi pace eterna a quelle anime che lasciarono il mondo senza il conforto di una presenza amica e nel martirio; fa si che le desolate madri, le spose ed i figli trovino sostegno nel Cuore tuo trafitto.
Scenda la tua benedizione sulle case nelle quali i cari Scomparsi non sono più tornati, sulle disperse ceneri, sulle anime smarrite e sulla tristezza delle attese deluse.
Pietà, o Signore, della nostra diletta Italia, per la quale tante generose giovinezze si immolarono, pietà di questa nostra terra alla quale Tu donasti il privilegio del genio e affidasti una missione di fede, di cultura, di civiltà.
Gesù Crocefisso, per il dolore e il martirio dei nostri Caduti, benedici, proteggi e salva l’Italia. Amen.
( **) Lettera - testamento del Tenente Adolfo Ferrero ai suoi genitori
Ministero della Difesa
COMMISSARIATO GENERALE ONORANZE CADUTI IN GUERRA
LETTERA-TESTAMENTO scritta alla vigilia della battaglia dell’Ortigara, Giugno 1917, dal Ten. Adolfo FERRERO, torinese, di anni 20, 3° Rgt. Alp. Btg. Val Dora, Medaglia d’Argento al V.M., laureato ad honorem in Lettere e Filosofia, che trovò eroica morte il 19 Giugno e le cui spoglie riposano nel Sacrario Militare di Asiago. L’originale, esposto nel Museo del Sacrario Mil., è stato rinvenuto, dopo oltre 40 anni, in perfetto stato di conservazione e con ancora evidenti tracce di sangue insieme ai Resti Mortali di altro Caduto che si presume fosse l’attendente al quale aveva consegnato la lettera perché la recapitasse.
(Trascrizione integrale dall’originale)
Ore 24 - 18 giugno 1917
Cari genitori,
Scrivo questo foglio nella speranza che non vi sia bisogno di farvelo pervenire.
Non ne posso però fare a meno: Il pericolo è grave, imminente. Avrei un rimorso se non dedicassi a voi questi istanti di libertà, per darvi un ultimo saluto. Voi sapete che io odio la retorica, …..no, no, non è retorica quello che sto facendo. Sento in me la vita che reclama la sua parte di sole, sento le mie ore contate presagisco una morte gloriosa, ma orrenda…… Fra cinque ore qui sarà un inferno. Tremerà la terra, s’oscurerà il cielo, una densa caligine coprirà ogni cosa, e rombi e tuoni e boati risuoneranno fra questi monti, cupi come le esplosioni che in quest’istante medesimo odo in lontananza. Il cielo si è fatto nuvoloso: piove.………. Vorrei dirvi tante cose…….tante…….ma voi ve l’immaginate. Vi amo. Vi amo tutti tutti.
Darei un tesoro per potervi rivedere,……ma non posso…..Il mio cieco destino non vuole. Penso, in queste ultime ore di calma apparente, a Te Papà, a Te Mamma, che occupate il primo posto nel mio cuore, a Te o Beppe, fanciullo innocente, a Te o Adelina…...addio…… che vi debbo dire? Mi manca la parola; un cozzare di idee, una ridda di lieti, tristi fantasia, un presentimento atroce mi tolgono l’espressione…… No, no non è paura io non ho paura! Mi sento ora commosso pensando a voi, a quanto lascio; ma so dimostrarmi forte dinnanzi ai miei soldati, calmo e sorridente. Del resto anch’essi hanno un morale elevatissimo. ___ Quando riceverete questo scritto fattovi recapitare da un’anima buona, non piangete e Siate forti, come avrò saputo esserlo io. “Un figlio morto per la Patria non è mai morto”. Il mio nome resti scolpito indelebilmente nell’animo dei miei fratelli. Il mio abito militare, la mia fidata pistola (se vi verrà recapitata) gelosamente conservati stiano a testimonianza della mia fine gloriosa e se per ventura mi sarò guadagnata una medaglia, resti a Giuseppe….. O Genitori, parlate, parlate, fra qualche anno, quando saranno in grado di capirvi, ai miei fratellini di me, morto a vent’anni per la Patria. Parlate loro di me, sforzatevi a risvegliare in loro il ricordo di me……….M’è doloroso il pensiero di venire dimenticato da essi……. Fra dieci, venti anni forse non sapranno più di avermi avuto come fratello……. A voi poi mi rivolgo. Perdono, perdono vi chiedo, se v’ò fatto soffrire, se v’ò dato dispiaceri. Credetelo, non fu malizia, se la mia inesperta giovinezza vi ha fatto sopportare degli affanni, vi prego di volermene perdonare. Spoglio di questa vita terrena, andrò a godere di quel bene che credo essermi meritato. A voi Babbo e Mamma un bacio, un bacio solo che dica tutto il mio affetto. A Beppe a, Nina un altro. Avrei un monito: Ricordatevi di vostro fratello. Sacra è la religione dei morti. Siate buoni. Il mio spirito sarà con voi sempre. A voi lascio ogni mia sostanza. E’ poca cosa. Voglio però che sia da voi gelosamente conservata. A Mamma, a Papà lascio……il mio affetto immenso. E’ il ricordo più stimabile che posso loro lasciare. Alla mia zia Eugenia il Crocefisso d’Argento. Al mio zio Giulio la mia Madonnina d’oro. La porterà certamente. La mia divisa a Beppe, come le mie armi e le mie robe. Il portafoglio (L. 100) lo lascio all’attendente.
Vi bacio. Un bacio ardente di affetto dal vostro aff.mo Adolfo
Saluti a zia Amalia e Adele e ai parenti tutti.
(A cura di Fortunato Galtieri)